
Gestione delle rate non riscosse dell’assegno di assistenza INPS(wwwincroci.it)
Sono entrate in vigore da gennaio 2025 le nuove disposizioni dell’INPS riguardanti l’assegno di assistenza mensile da 850 euro.
Recentemente, con il messaggio n. 2821 del 26 settembre 2025, l’istituto ha chiarito le modalità operative per la gestione delle rate maturate e non riscosse in caso di decesso del beneficiario, introducendo importanti novità per gli eredi.
L’assegno di assistenza fa parte della cosiddetta Prestazione Universale, un intervento economico pensato per sostenere gli anziani non autosufficienti. Il pagamento mensile di 850 euro si rivolge a chi supera gli 80 anni di età e necessita di assistenza continuativa.
Nel caso di decesso del beneficiario, l’INPS ha stabilito che le mensilità maturate ma non ancora riscosse devono essere liquidate agli eredi. Questa erogazione avviene solo dopo che gli eredi stessi hanno presentato una specifica domanda telematica e hanno fornito la rendicontazione delle spese sostenute dal defunto, in linea con le regole generali della Prestazione Universale.
Rendicontazione spese effettive per assistenza
La rendicontazione deve comprovare le spese effettivamente sostenute per l’assistenza, e può avvenire in due modi principali:
– Per il lavoro domestico, allegando il contratto di lavoro, se non già depositato, e le buste paga quietanzate intestate al beneficiario deceduto.
– Per i servizi di assistenza, mediante la presentazione delle fatture regolarmente quietanzate sempre intestate al defunto.
La liquidazione delle mensilità arretrate copre tutti i mesi spettanti fino al decesso, con un massimo di 850 euro al mese. Per il mese in cui si verifica il decesso, la prestazione può essere erogata per intero, a patto che la spesa rendicontata sia almeno pari a tale importo.
Un esempio pratico chiarisce la procedura: se un beneficiario ha richiesto l’assegno a gennaio 2025 e muore a metà maggio 2025, gli eredi possono ottenere il pagamento di tutte le mensilità da gennaio fino a maggio, a condizione di presentare tutta la documentazione richiesta. Per il mese del decesso, se il rapporto di lavoro domestico o i servizi di assistenza hanno un costo almeno pari a 850 euro, la rata viene versata per intero; diversamente, sarà liquidato solo l’importo documentato.

La corretta compilazione della domanda e la presentazione della documentazione sono essenziali per garantire agli eredi la liquidazione delle somme dovute. L’INPS ha annunciato che le modalità operative dettagliate per la presentazione della domanda telematica saranno fornite con un prossimo messaggio, in modo da agevolare il processo e ridurre eventuali ritardi nei pagamenti.
Questa novità rappresenta un passo avanti significativo nella tutela economica delle famiglie degli anziani non autosufficienti, riducendo incertezze e assicurando un sostegno economico anche dopo la scomparsa del beneficiario.