
Come dire addio alla muffa - incrocinews.it
L’utilizzo regolare di questi accorgimenti consente di prolungare la vita dell’elettrodomestico e di garantire piatti sempre brillanti.
La lavastoviglie è ormai un elettrodomestico indispensabile nelle case moderne, utilizzato spesso più volte al giorno per garantire piatti e stoviglie puliti senza fatica.
Tuttavia, per mantenerla efficiente e preservare la brillantezza dei piatti, è essenziale dedicare attenzione anche alla manutenzione del suo cestello, cuore pulsante del lavaggio.
Come eliminare muffa e calcare dal cestello della lavastoviglie
Il cestello della lavastoviglie è soggetto ad accumulo di sporco di diversa natura, che può compromettere sia la pulizia delle stoviglie sia il corretto funzionamento dell’elettrodomestico. Tra i principali nemici da combattere troviamo grasso, residui di cibo, il temuto calcare e la fastidiosa muffa.
Il grasso, spesso non completamente sciolto durante i cicli di lavaggio, si deposita sulle superfici interne e sulle griglie del cestello. I residui di detersivo, se non correttamente risciacquati, contribuiscono a creare strati appiccicosi. Allo stesso modo, piccole particelle di cibo, come foglioline di verdure o pezzi di pasta, possono incastrarsi tra le maglie del cestello e nel filtro, generando cattivi odori e potenziali ostruzioni.
Il calcare si forma a causa della durezza dell’acqua e si concentra sulle superfici interne, inclusi i bracci irroratori e le guarnizioni, favorendo depositi che compromettono la capacità pulente dell’elettrodomestico. La muffa, a sua volta, prospera in ambienti umidi e poco aerati, soprattutto se la lavastoviglie viene utilizzata raramente o tenuta chiusa per lunghi periodi.
Pulizia interna e manutenzione periodica del cestello
Per mantenere la lavastoviglie sempre efficiente, è consigliabile effettuare una pulizia approfondita almeno ogni due mesi, mentre il filtro richiede un’igienizzazione più frequente, indicativamente ogni 15 giorni.
Il primo passo consiste nel rimuovere il cestello e il filtro, lavando quest’ultimo sotto acqua calda con sapone per piatti. Per eliminare residui ostinati, si può utilizzare uno spazzolino da denti vecchio o una spazzola a setole morbide.

Le pareti interne vanno pulite con una soluzione di aceto bianco o bicarbonato, abbinati a una spugna morbida. In alternativa, esistono detergenti specifici per lavastoviglie che facilitano l’eliminazione di grasso e incrostazioni. Il cestello, comprese le griglie e il portaposate removibile, deve essere accuratamente strofinato con la stessa soluzione, prestando particolare attenzione agli angoli e alle zone più difficili da raggiungere, dove si accumula il calcare.
Non vanno trascurati i bracci irroratori: è importante verificare che i fori non siano ostruiti e, se necessario, liberarli delicatamente con uno stuzzicadenti. Anche le guarnizioni, spesso sede di muffa, devono essere pulite con un panno umido e un detergente delicato.
Un ciclo di lavaggio a vuoto con una tazza di aceto bianco completa l’operazione, eliminando residui e odori sgradevoli. Per prevenire la formazione di muffa e mantenere l’interno sempre asciutto, è consigliabile lasciare lo sportello della lavastoviglie leggermente aperto dopo ogni utilizzo.
Prodotti e metodi efficaci per la pulizia del cestello
Per chi ha poco tempo o tende a rimandare la manutenzione, esiste una soluzione pratica e veloce: il cura lavastoviglie. Questi prodotti specifici, inseriti all’interno dell’elettrodomestico, permettono di igienizzare, detergere e deodorare con un semplice ciclo a vuoto o, in alcuni casi, con le stoviglie all’interno. Sono formulati per rimuovere ogni traccia di sporco, calcare e muffa, mantenendo la lavastoviglie sempre pronta all’uso.
Tra i rimedi naturali più efficaci per il cestello, l’uso di aceto bianco o bicarbonato si conferma un metodo economico e rispettoso dell’ambiente, purché non vengano mai utilizzati insieme per evitare reazioni chimiche indesiderate.