Se non pulisci mai il termosifone, le bollette si gonfiano - incrocinews.it
L’attenzione a questa manutenzione preventiva si conferma quindi un’azione semplice, economica e salutare, da non rimandare con l’arrivo dell’autunno.
Con l’arrivo precoce dell’autunno 2025, cresce l’urgenza di preparare gli impianti di riscaldamento domestici per la stagione fredda.
Tra le operazioni indispensabili vi è la pulizia dei termosifoni, un gesto semplice ma spesso trascurato che può influire significativamente sia sulle spese energetiche sia sulla qualità dell’aria in casa.
Durante i mesi estivi, quando l’impianto di riscaldamento rimane spento, all’interno dei termosifoni possono formarsi bolle d’aria, accumuli di polvere e lanugine, oltre a depositi che ostacolano il corretto flusso di calore.
Questi fattori non solo riducono l’efficienza dell’impianto, ma possono anche causare incrementi considerevoli nella bolletta energetica. Studi recenti evidenziano che un sottile strato di polvere sulle superfici radianti può abbassare il trasferimento termico fino al 30%, traducendosi in un maggiore consumo di gas o elettricità.
Oltre all’aspetto economico, è importante considerare l’impatto sulla salute. La polvere riscaldata è un irritante per le vie respiratorie, soprattutto per chi soffre di allergie o problemi respiratori cronici. Inoltre, in questi accumuli si possono annidare batteri e altri microrganismi potenzialmente dannosi anche per persone sane.
Un segnale evidente di malfunzionamento è la distribuzione irregolare del calore lungo il termosifone: se alcune zone restano fredde o tiepide, è probabile la presenza di aria intrappolata.
Per risolvere questo problema si può procedere allo spurgo, utilizzando una chiave apposita per eliminare le bolle d’aria. Se invece i problemi derivano da valvole bloccate o perdite, è consigliabile rivolgersi a un tecnico specializzato per la riparazione o sostituzione.
Nel caso in cui non si riscontrino problemi strutturali, è possibile eseguire una pulizia veloce e approfondita in pochi minuti. Il primo passo è proteggere il pavimento con vecchi giornali o un asciugamano. Poi, con l’aiuto di un cacciavite, si rimuove la griglia superiore del termosifone per accedere alle alette interne.
Per eliminare la polvere e la lanugine si possono utilizzare vari strumenti: una spazzola per radiatori dal manico lungo, un aspirapolvere con bocchetta per fessure o persino un asciugacapelli che soffia aria per disgregare lo sporco. Successivamente, si passa un panno in microfibra leggermente umido per rimuovere i residui più ostinati; in caso di sporco persistente, è opportuno usare detergenti delicati e naturali per evitare danni alla vernice e all’ambiente.
Ultimo ma fondamentale, l’asciugatura accurata del termosifone è indispensabile per prevenire la formazione di ruggine, che nel tempo può compromettere la funzionalità e l’estetica del radiatore. Dopo aver rimontato la griglia e rimosso i teli protettivi, l’impianto sarà pronto per funzionare al meglio, garantendo un riscaldamento efficiente e un risparmio tangibile sulle bollette energetiche.