
Cosa è successo (davvero) tra Minna e Katia Ricciarelli dopo la morte di Pippo Baudo: la confessione -incrocinews.it
Baudo, eredità e silenzi: la frattura tra Dina Minna e Katia Ricciarelli si sposta sul piano legale.
La morte di Pippo Baudo, il 16 agosto scorso, ha lasciato un vuoto enorme nella televisione italiana. Ma il vuoto umano, inevitabile, si è ben presto trasformato in una controversia pubblica che mescola eredità, rancori irrisolti e memoria di un uomo che per decenni ha incarnato il volto del piccolo schermo.
Protagoniste di questo nuovo capitolo sono due donne che hanno segnato, in modi diversi, la vita del conduttore: Dina Minna, assistente storica e collaboratrice di fiducia, e Katia Ricciarelli, ex moglie.
Cosa è successo (davvero) tra Mina e Katia Ricciarelli dopo la morte di Pippo Baudo: la confessione
Dina Minna ha scelto il silenzio negli anni, rimanendo nell’ombra come lo richiede spesso il ruolo di chi lavora dietro le quinte. Ma oggi, attraverso il suo legale Jacopo Pensa, rompe quella discrezione che l’ha sempre contraddistinta. Una doppia diffida indirizzata a Katia Ricciarelli, non solo per le dichiarazioni già rilasciate, ma anche per quelle che potrebbero arrivare in televisione, segna il cambio di passo.

Al centro della contestazione c’è la richiesta di toni più rispettosi. Minna, destinataria di un terzo dell’eredità di Baudo, non intende tollerare insinuazioni o giudizi che possano minare la sua immagine. La miccia che ha acceso la polemica è stata l’apertura del testamento.
A Minna è stata destinata una quota identica a quella dei figli Tiziana e Alessandro. Una scelta che Baudo ha compiuto con chiarezza, dividendo in tre parti uguali un patrimonio che si aggirerebbe attorno ai dieci milioni di euro, tra compensi televisivi, diritti d’immagine, campagne pubblicitarie e un vasto patrimonio immobiliare
Katia Ricciarelli non ha nascosto la sua amarezza. Sulle disposizioni testamentarie è stata esplicita: “Non trovo giusto che la segretaria abbia la stessa quota dei figli”. Nonostante abbia precisato di non aver mai chiesto nulla al momento del divorzio, né assegni di mantenimento né vantaggi economici, le sue parole hanno innescato inevitabilmente un dibattito sull’opportunità della scelta di Baudo. Il nodo non è soltanto economico, ma emotivo e simbolico.
Da un lato, una ex moglie che rivendica un ruolo affettivo e lamenta di essere stata esclusa dagli ultimi momenti di vita dell’uomo con cui ha condiviso diciotto anni. Dall’altro, la collaboratrice che per decenni è stata al fianco del conduttore e che Baudo ha voluto riconoscere non solo professionalmente, ma anche nel testamento. Nonostante le dispute, il vero lascito di Pippo Baudo è l’impronta che ha lasciato nella storia della televisione italiana.