
Fonte: YouTube - Panicucci, panico in studio - Incrocinews.it
Scontro acceso tra la conduttrice e l’avvocato Lovati sul caso Garlasco: Panicucci difende la trasparenza nelle intercettazioni, tensione in studio a Mattino 5.
Una nuova puntata di Mattino Cinque si è trasformata in un acceso confronto tra la conduttrice Federica Panicucci e l’avvocato Massimo Lovati, tornato recentemente sotto i riflettori per le sue posizioni controverse sul caso di Garlasco. La tensione in studio è salita alle stelle quando Lovati ha espresso pareri critici sulla trascrizione delle intercettazioni, provocando una reazione netta e decisa da parte della presentatrice, nota anche per la sua lunga esperienza televisiva su Mediaset.
Federica Panicucci e la sua fermezza sulla trasparenza delle intercettazioni
La seconda parte della puntata di Mattino Cinque è stata interamente dedicata al riacceso dibattito sul caso di Garlasco, con la partecipazione degli avvocati delle parti coinvolte. Tra gli ospiti, la figura di Massimo Lovati, legale di Andrea Sempio, ha catalizzato l’attenzione per alcune dichiarazioni che hanno scatenato un vero e proprio scontro in diretta.
Lovati ha giustificato l’omissione di alcune frasi nelle intercettazioni, sostenendo che la trascrizione deve risultare chiara e rispettare il senso complessivo del discorso. Ma la sua affermazione ha immediatamente gelato l’atmosfera in studio, provocando l’intervento deciso di Panicucci: “Non va bene… Non possiamo far passare il messaggio che è corretto omettere parti di intercettazioni”.

La conduttrice, con la sua consueta professionalità, ha sottolineato il valore della completezza e trasparenza nei documenti giudiziari, affermando: “Se domani fossi coinvolta in un caso simile, pretendo che le mie intercettazioni vengano trascritte integralmente, nel rispetto di tutti, soprattutto del cittadino”.
Massimo Lovati, nato nel 1952 a Vigevano, è uno degli avvocati più controversi e discussi nel panorama giudiziario italiano, soprattutto in relazione al delitto di Chiara Poggi. Difensore di Andrea Sempio, Lovati ha da sempre messo in discussione la versione ufficiale dei fatti che ha portato alla condanna di Alberto Stasi, proponendo teorie alternative e contestando la validità delle prove scientifiche, in particolare del DNA rinvenuto sul corpo della vittima.
Nel corso degli anni, Lovati ha denunciato quella che definisce una “macchinazione” ai danni del suo assistito, accusando gli investigatori di aver prelevato illegalmente materiale genetico per influenzare l’esito delle indagini. Nel 2025, ospite in diversi programmi televisivi, ha ribadito con forza la sua posizione scettica: “Chi ha detto che quel DNA è di Sempio? Non lo accetto come prova definitiva”.
Nonostante il suo atteggiamento combattivo, Lovati mantiene un profilo piuttosto riservato sulla sua vita privata, evitando di esporsi oltre l’ambito professionale.
Durante la diretta di Mattino Cinque, dopo la replica di Lovati, la discussione si è fatta più intensa, con Federica Panicucci che ha chiesto di riascoltare per la terza volta l’audio delle intercettazioni, nel tentativo di chiarire ogni dubbio. La conduttrice ha scherzato con ironia: “Magari ho l’orecchio bionico, ma io quella frase l’ho sentita”, lasciando intendere di non condividere affatto la posizione dell’avvocato.
Altri opinionisti presenti in studio hanno poi preso parola, contribuendo a un dibattito complesso e acceso. La Panicucci, che nel corso della sua carriera ha affrontato numerosi temi delicati e controversi, ha dimostrato ancora una volta la sua capacità di mantenere un equilibrio tra fermezza e rispetto durante il confronto televisivo.