
Un viaggio tra natura, storia e mito(www.incrocinews.it)
Tra le mete più affascinanti per gli appassionati di trekking, una via si conferma un cammino imprescindibile tra natura e tradizione.
Questo percorso di circa 130 chilometri collega due città simbolo dell’Italia centrale, Bologna e Firenze, attraversando l’Appennino tosco-emiliano e regalando scenari di rara bellezza, testimonianze di epoche passate e un’esperienza profondamente immersiva nel paesaggio e nella cultura locale.
La Via degli Dei si snoda lungo un crinale montano che unisce il cuore di Bologna, con la sua millenaria storia e il suo vivace centro storico, all’antica città di Firenze, culla del Rinascimento. Il percorso è un’antica via di comunicazione utilizzata già dagli Etruschi e dai Romani, che la trasformarono in una strada militare, la cosiddetta Flaminia Militare, per collegare la colonia di Bononia (l’attuale Bologna) al resto dell’Impero. Durante il Medioevo, la via mantenne la sua importanza come percorso di scambio e comunicazione, fino al suo quasi oblio nel XX secolo, quando un gruppo di escursionisti bolognesi la riscoprì e valorizzò nuovamente.
L’itinerario attraversa luoghi di grande valenza storica e naturalistica, come il Monte Adone, il Monte Venere e il Monte Luario, nomi che evocano la presenza di divinità antiche e che hanno ispirato il nome stesso della via. Il cammino si sviluppa su sentieri, strade sterrate e tratti asfaltati, con un dislivello medio che porta il viaggiatore fino a quote intorno ai 1200 metri sul livello del mare, offrendo panorami mozzafiato sulle vallate e i boschi secolari dell’Appennino.
Organizzazione e consigli per affrontare il cammino
La traversata può essere affrontata a piedi in quattro-sei giorni, a seconda della preparazione fisica, oppure in bicicletta in due-tre giorni. La segnaletica è curata dal CAI (Club Alpino Italiano), che garantisce un orientamento chiaro lungo tutto il percorso. È indispensabile affrontare la Via degli Dei con un equipaggiamento adeguato: zaino leggero ma completo, scarponi da trekking resistenti, abbigliamento tecnico e una buona scorta d’acqua sono fondamentali per vivere appieno l’esperienza senza rischi.
Lungo il cammino, numerose sono le strutture ricettive e i ristoranti che offrono ristoro e ospitalità, permettendo di assaporare le specialità locali e di entrare in contatto con la cultura e la genuinità dei piccoli borghi attraversati. Percorrere la Via degli Dei non è solo una prova fisica, ma una vera e propria esperienza emotiva e spirituale, capace di unire le persone e di creare legami profondi con la natura e con la storia del territorio.

Il fascino della Via degli Dei risiede anche nella sua capacità di connettere due delle più importanti città d’arte italiane, passando attraverso paesaggi variegati: dalle colline e i boschi dell’Appennino tosco-emiliano ai borghi medievali come San Piero a Sieve, fino ad arrivare a Fiesole, con le sue testimonianze etrusche e romane, prima di raggiungere la magnifica Firenze.
Questo percorso si inserisce in un contesto più ampio di cammini storici e naturalistici che partono o arrivano a Firenze, una città che nel 2025 continua a rappresentare un epicentro culturale e turistico di primo piano. Accanto alla Via degli Dei, infatti, si sviluppano altri itinerari come la Via Romea Sanese, il Cammino di San Jacopo e la Via di Francesco, che collegano la Toscana con altri territori ricchi di storia e spiritualità.
L’esperienza della Via degli Dei permette di immergersi in un patrimonio culturale millenario, camminando su antiche strade romane e medievali e scoprendo luoghi che raccontano storie di popoli, conflitti e scambi commerciali. Inoltre, il percorso regala un contatto diretto con la natura incontaminata dell’Appennino, con i suoi boschi, prati alpestri e panorami che cambiano a ogni passo, offrendo momenti di grande suggestione e introspezione.